Ad Albano Laziale prende il volo il progetto 'Alta Quota'.

Il Trattato di Amsterdam, entrato in vigore dal maggio 1999, ha definito gli orientamenti prioritari dell’Unione europea nel settore della politica per l’occupazione integrando nel corpus del Trattato CE quell’accordo sulla politica sociale che ha esteso l’intervento comunitario in ambito occupazionale e sociale, prevedendo l’integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro.

Su questa base, il Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000 ha poi definito l’inclusione sociale come uno degli obiettivi primari della strategia per lacrescita e la competitività.

Sul fronte del mercato del lavoro, l'obiettivo principale è favorire l’inserimento o il reinserimento lavorativo di soggetti a rischio di esclusione sociale, seguendo una strategia di mainstreaming; questo perché la discriminazione sociale negli ambienti lavorativi, costruita su problemi specifici per ciascuna tipologia di target  amplia ulteriormente la distanza tra questi gruppi e la realtà che li circonda. Intervenire sulla marginalità e favorire l'integrazione lavorativa significa, quindi, rispondere alla multidimensionalità dei problemi che determinano la condizione di svantaggiato.

In tale ambito rientrano le finalità del progetto A.Q., fortemente voluto dal Sindaco del Comune di Albano Laziale Dr Nicola Marini e dal Consigliere Delegato ai Servizi Sociali Dr Fauzi Cassabgi. Dimostrando ancora una volta attenzione e sensibilità nei confronti dei portatori di handicap, l’amministrazione comunale ha individuato, attraverso un bando pubblico, nella Coop. Soc. “Sorriso per Tutti” Onlus l’ente in grado di gestire questo ambizioso progetto che rivolge la sua attenzione alla lotta all’esclusione sociale, attraverso un lavoro costante sulla comunità per la sensibilizzazione alle tematiche della marginalità sociale, disagio mentale e la lotta allo stigma nel territorio, nei luoghi esistenti e/o da costruire del vivere “normale” di tutti i giorni.

L’obiettivo è una interazione ed integrazione fra le strutture pubbliche e private per determinare una modalità innovativa nella gestione dei servizi, delle relazioni, della formazione per la promozione attiva dei diritti alla formazione/lavoro;; socialità/affettività.
Le necessità di implementare non solo processi di inclusione sociale dei soggetti svantaggiati, ma soprattutto di empowerment attraverso la promozione e tutela di una  cultura che non guarda ai soggetti come destinatario di un intervento, bensì come risorsa e soprattutto come autore del suo stesso cambiamento e della sua riabilitazione.
Il progetto prevede l’attivazione di diverse tipologie di servizi finalizzati all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo di 35 persone con disabilità (invalidità superiore al 45%) preventivamente individuate dal Comune di Albano Laziale attraverso un bando pubblico.

Il progetto, gestito dalla Soc. Coop.“Sorriso per Tutti” Onlus e coordinato dall’ufficio Servizi Sociali di Albano, diretto dalla Dr.ssa Margherita Camarda, si propone di valorizzare, stimolare e potenziare le abilità delle persone adulte con disabilità attraverso l’attivazione di un servizio che consenta la realizzazione di progetti individuali di orientamento, formazione, specializzazione finalizzati all’inserimento lavorativo. Laddove le condizioni della persona siano tali da non consentire l’inserimento lavorativo, il servizio si propone di perseguire l’integrazione e l’inclusione della persona con disabilità attraverso interventi indirizzati alla comunità locale, in modo che la stessa possa contribuire cercando di farsi carico dei soggetti più fragili, che hanno pari diritto di integrazione e di partecipazione alla vita sociale. 
Il progetto prevede quindi la realizzazione di un servizio globale e multidisciplinare che si occupi di gestire tutti gli aspetti legati all’integrazione socio-lavorativa e all’inclusione della persona con disabilità. Questo presuppone la progettazione e la realizzazione di percorsi individualizzati per ciascun beneficiario del progetto, nell’ambito dei quali siano definiti i tempi, le modalità di attuazione, gli obiettivi e i criteri di verifica per la valutazione dei risultati conseguiti. 
Ciascuna persona con disabilità avrà pertanto un proprio progetto che, oltre a descrivere il piano delle attività previste, gli obiettivi da conseguire, la tempistica e il sistema di valutazione e monitoraggio, prevede anche il rimborso spese mensile.